Quanti di voi per amore si sono dovuti sacrificare sentimentalmente, tanto da dover stare a guardare senza parlare, e soffrire in silenzio?
Delle volte l'amore ci pone dinnanzi a situazioni che non vorremmo mai ci riguardino da vicino, ci sembra di vivere la storia d'amore perfetta e poi scopriamo cose che ci feriscono come lame nel petto, se ne parla e se ne riparla, c'è un momento di pianti e risoluzioni e poi, si rinizia col gioco del nascondersi, chat private, messaggi ad ex, messaggi a sconosciuti, e noi li zitti perchè non vogliamo far soffrire la persona che ci ama, che con noi è sempre la stessa, ci riempie di coccole ed attenzioni, ci ricopre di regali e vizi ma, che dietro ad un pc o col telefonino si accinge ad avere conversazioni che nuocciono alla solidità e alla stabilità della coppia, per non parlare della stabilità mentale ed emotività del proprio partner.
E si arriva ad un punto che si teme anche la stessa ombra del nostro amato accanto a lui, ogni squillo, ogni messaggio, ogni mail, ed ogni chat a lui rivolti ci fanno esplodere dentro una paura ed un agonia per cui non si vorrebbe nemmeno più esistere.
Ma quanto può durare tutto questo? Quanto siamo disposti a soffrire per amore?
L'ideale sarebbe mettere dei paletti solidi al rapporto, nel caso in cui uno dei due segua una strada contorta e deviata. Ma fino a che punto? Fino al punto di trasformarci magari in spie e vedere, sentire, e indagare su ciò che la nostra metà sta facendo? O ancor peggio avere sensazioni o "visioni", dubbi o quant'altro? Come si può basare un rapporto, che alle fondamenta deve avere in "primis" la fiducia reciproca, quando uno dei due nasconde qualcosa all'altro, anche trattandosi solo di avvenimenti verbali e non di fatto, anche se comunque intenzionali?
Amare delle volte ha un costo tanto elevato, proprio perchè ci troviamo a combattere con situazioni che intaccano il nostro essere, e che di conseguenza ci portano o ad un' autodistruzone, oppure all'accanimento verso il partner che magari, li per li, non capisce nemmeno il motivo di cotanta rabbia, e magari piange, ci ricorda ciò che fa per noi, ci ricorda che siamo le uniche persone al mondo che vorrebbe al proprio fianco, e noi in preda al dolore riflesso, ci sciogliamo e mettiamo da parte per una notte i problemi, senza risolverli.
E i fatti si susseguiranno sempre e inesorabilmente alla stessa maniera.
Qual'è il prezzo che dobbiamo pagare dunque?
E' più alto il prezzo di resistere e sperare che le cose cambino, col tempo e gradualmente, oppure individuare il punto morto della storia, e dopo aver capito le scelte e le idee del partner, lasciarlo andare?
Forse una risposta esaudiente non c'è, oppure se c'è, varia da individuo a individuo e da storia a storia, forse nessuno l'ha mai scoperto e mai lo scoprirà, alcuni avranno lasciato andare il proprio partner alle sue scelte e poi, si sono pentite di non aver aspettato, altre invece hanno aspettato e hanno rimpianto di essere rimasti a farsi prendere gioco, anche se, l'ipotesi della ripresa della storia non è da negare.
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